A cura di William Mangano e Fernando José Rivera Ruiz
Il giorno 26 marzo 2010 la nostra classe si è recata alla mostra «Green Life» presso la Triennale di Milano.
Si tratta di una mostra rivolta al pubblico dei possibili “motori del cambiamento”: giovani con la voglia di sentirsi cittadini del mondo, professionisti, pianificatori, progettisti o imprenditori con una visione del futuro sensibile alla preservazione dell’ambiente in cui viviamo.
Una mostra capace anche di parlare alle persone comuni, che cercano soluzioni per fare proprio uno stile di vita eco-sostenibile.
Una mostra che sappia stimolare gli urbanisti e i progettisti di oggi, i produttori di materiali e di impianti innovativi, i committenti privati e pubblici, i decisori politici, i luoghi di formazione del saper fare.
Con «Green Life» si vuole dimostrare che si possono costruire città sostenibili dal punto di vista ambientale, facendo vedere esempi concreti, che possono costituire un modello anche per il nostro Paese.
La mostraNel corso della visita sono stati illustrati i diversi criteri di progettazione e costruzione di edifici eco-sostenibili mediante l’uso di immagini, modelli in scala, campioni di materiali.
Fra i progetti presentati, quelli che ci hanno coinvolto e stimolato maggiormente sono stati:
Solar City a Linz (Austria);
Museo di scienze naturali a San Francisco, realizzato da Renzo Piano;
Expo 2000 ad Hannover.
Linz: una Solar CityLinz, città capoluogo dell'Austria settentrionale, ha incaricato Thomas Herzog di concepire un nuovo insediamento urbano per circa 25.000 abitanti.
Questo nuovo quartiere è stato realizzato sfruttando al massimo l’energia solare, attraverso nuove soluzioni tecnologiche e impiantistiche. È stata anche ripensata la vita della nuova comunità che qui avrebbe dimorato, creando spazi nuovi, ispirati ad un nuovo stile di vita.
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Il Museo di Scienze naturali di San FranciscoDanneggiato dal terremoto del 1989, il museo è stato riprogettato dall’architetto Renzo Piano.
I punti di forza di questa struttura risiedono nei materiali utilizzati per la costruzione (l’80% del metallo utilizzato è riciclato).
Per la parte superiore dell’edificio è stato adottato un sistema di isolamento naturale, realizzato con erbe e arbusti che non necessitano di una particolare cura.
Visto da lontano, infatti, il segno distintivo del museo è una sorta di prato sospeso al posto del tetto: una leggera ondulazione di colline erbose alta circa dieci metri sul suolo, come se un lembo di parco fosse stato sollevato per nascondere il mondo della scienza.
Per saperne di più, visita il sito California Academy of Sciences - San Francisco.
L'Expo 2000 di HannoverIl padiglione per questa esposizione universale è stato ultimato nel 2000, in un anno e tre mesi, da Thomas Herzog.
Il materiale utilizzato per la costruzione è legname ricavato da querce prelevate nella Foresta nera, poi sostituite da alberi più giovani, evitando quindi il fenomeno della deforestazione.
Il design del tetto è stato pensato per raccogliere l’acqua piovana, che, oltre che utilizzata per diversi impieghi, viene sfruttata per l’isolamento termico.
I pochissimi elementi non in legno sono stati ottenuti da materiali riciclati.
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